Monday, April 24, 2006

Aumenta la discriminazione contro le donne in Iran

SMCCDI Blog:


Apr 23, 2006

Aumenta in Iran la politica di apartheid sessuale e la repressione contro le donne. Avantieri θ stata promulgata una legge che rafforza l'obbligo del velo per tutte le donne.


Giΰ circolano nelle cittΰ donne completamente velate di nero (le "cornacchie nere", come vengono chiamate da molti iraniani) ed armate come agenti del regime, incaricate di vigilare sul comportamento delle donne e di combattere quello che il regime considera "l'influenza della cultura decadente occidentale".


Dicono di non voler usare la forza, ma le dichiarazioni recenti fatte dal presidente della repubblica islamica ed alguni comandanti delle milizie, dicono tutto il contrario. In alcune aree di Teheran, quali Vali-e-Asr (ex Pahlavi), Madar (ex Mohseni) e Tajrish, centinaia di coraggiose donne cercano di non rispettare il decreto e per contro vengono insultate, picchiate e multate da queste cornacchie nere. Alcune giovani ragazze sono state fermate e detenute per essere identificate.


Anche numerosi uomini, che intendevano difendere le loro madri, sorelle ed amiche dall'aggressione delle agenti islamiste, erano picchiati da agenti maschi, reclutati per difendere le miliziane islamiste.


Sembra che le recenti critiche da parte europea ed americana a questa nuova politica discriminatoria, abbiano spinto il regime a far credere alla comunitΰ internazionale che questa politica θ perseguita in maniera pacifica.


Ma episodi di brutalitΰ contro le donne vegono registrati anche in altre province, quali Esfahan, Rasht, Ghom, Mashad e Shiraz, dove questa politica θ stata attuata molto prima che venisse attuata a teheran.


Alcuni giorni fa, c'θ stata una manifestazione governativa, organizzata appunto dal regime in modo da far credere che tali misure sono appoggiate dalla popolazione. In realtΰ. a questa manifestazioni vi hanno partecipate agenti totalmente velate di nero, oltre che miliziane islamiste provenienti dai paesi confinanti ed alcune donne che molti iraniani identificano come "prostitute governative". Queste ultime vengono usate dal regime per ottenere informazioni e parlare con i giornalisti stranieri, indossando abiti in stile occidentale e persino molto provocanti, come metodo per ingannarli.


Dal 1979, decine di donne sono state uccise e centinaia ferite per aver combattuto in prima linea a favore dell'uguaglianza tra uomo e donna. Alcune hanno approfittato di manifestazioni o eventi particolari in modo da togliersi il velo e bruciarlo. Purtroppo, dal 1997, alcuni think-tank stranieri hanno cominciato a promuovere personaggi controversi come Shirin Ebadi e Mehranguiz Kar, al rango di 'paladine dei diritti delle donne'.


In realtΰ, mentre migliaia di donne manifestavano nel 1979 contro la misoginia islamista al grido di "no al velo, no alla sottomissione", Ebadi e Kar erano impegnate a difendere Khomeini e la sua rivoluzione. Peggio, indossavano il velo integrale per mostrare il loro sostegno a quello squilibrato, nonostante fossero laureate in legge sotto il precedente regime ed avessero fatto corsi di diritti umani.


Per comprendere meglio la storia e la condizione delle donne iraniane, visistate questi link:


http://daneshjoo.org/article/publish/article_3043.shtml

http://daneshjoo.org/article/publish/article_2007.shtml


SMCCDI θ sempre stata in prima linea nella difesa dei diritti delle donne iraniane e ne ha piω volte condannato la persistente violazione. Il movimento, che usa il suo sito e le radio e TV satellitari dell'esilio per diffondere i suoi messaggi, crede che la liberazione delle donne iraniane avverrΰ solamente quando l'attuale regime cadrΰ ed al suo posto ci sarΰ un sistema laico e democratico.


http://daneshjoo.org/article/publish/article_1572.shtml

http://daneshjoo.org/article/publish/article_1573.shtml

http://daneshjoo.org/article/publish/article_1573.shtml


http://daneshjoo.org/article/publish/article_3350.shtml

http://daneshjoo.org/article/publish/article_3365.shtml

http://daneshjoo.org/article/publish/article_1879.shtml

http://daneshjoo.org/article/publish/article_3248.shtml

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